𝐋𝐀 𝐔𝐄 𝐍𝐎𝐍 𝐂❜𝐄̀ 𝐏𝐈𝐔̀

𝐋𝐀 𝐔𝐄 𝐍𝐎𝐍 𝐂❜𝐄̀ 𝐏𝐈𝐔̀
È inutile girarci intorno: l’Europa non c’è, o almeno non esiste più l’unione di intenti nella quale molti cittadini del vecchio continente hanno creduto soprattutto negli ultimi 20 anni, dall’Euro in poi. L’attacco russo all’Ucraina, le cui conseguenze si amplificano ad ogni giorno di guerra, pesano sull’economia europea in termini di inflazione, costo dell’energia, povertà di risorse. In questo scenario si muove il marcato ritorno ai nazionalismi sulla scia della vecchia scuola della Thatcher, nemica giurata di ogni asservimento, che anni dopo ha portato alla Brexit. Scia sulla quale sembra viaggiare la Germania e che è al centro della politica della Meloni per la quale prima di tutto viene l’interesse nazionale. Le nazioni europee si apprestano quindi a vigilare sulla propria sovranità limitando gli obblighi verso la Ue a quelli statutari. Del resto l’invadenza di Bruxelles soprattutto in certi campi dell’economia è palesemente mal digerita da alcuni Stati membri e quindi la crisi in corso sta forse solo anticipando la resa dei conti. Altro che unità insomma, questa è l’ora degli indipendentismi. Una voglia che se fosse contagiosa cambierebbe il volto dell’Europa politica. Se le cose evolveranno in questa direzione abbiamo davanti un futuro molto diverso da quello che abbiamo spesso immaginato.
L’UNIONE SARDA di lunedì 3 ottobre 2022
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